La processione del Venerdì santo di Savona è un antico rito della tradizione cristiana che affonda le sue radici nel medioevo, ovvero all'epoca dei flagellanti del Duecento.
Con essa l'organizzazione del Priorato generale delle confraternite intende mantenere viva una tradizione storico-religiosa molto antica che continua a richiamare fedeli della Chiesa cattolica da ogni parte della Liguria.
Si svolge a cadenza biennale, negli anni pari, con partenza dalla cattedrale per concludersi dopo un percorso di circa un chilometro e mezzo in piazza Sisto IV. La processione non si era tenuta nel 2004 a causa del maltempo
ed è stata ripresa il Venerdì santo della Pasqua 2006, la sera del 14 aprile.
La processione di Savona - accompagnata da canti di mottetti sacri composti per l'occasione - è articolata in poste, ovvero stazioni scandite
dai capocassa che guidano le quindici casse lignee delle sei confraternite savonesi. Si tratta di gruppi scultorei pesanti da cinquecento ai milleottocento chilogrammi e rappresentanti i "misteri" della Passione, che risalgono
a epoche diverse e sono quindi ispirati a differenti modelli stilistici. Le più antiche sono due casse della confraternita dei santi Pietro e Caterina, giunte da Napoli nel 1623 e raffiguranti "La Flagellazione" e "Cristo cade
sotto la croce", molto arcaiche e statiche nella composizione. Alla stessa confraternita appartiene anche la cassa più recente, l'"Ecce Homo", realizzata nel 1978 dalla scultrice savonese Renata Cuneo in sostituzione di una cassa
seicentesca di identico soggetto (opera dello scultore genovese Gio Andrea Torre) andata perduta durante il secondo conflitto mondiale.